Finisce la guerra, l’Italia è un paese in bianco e nero: da una parte la miseria e la fame, dall’altra la voglia di ricostruire, non solo le case e le città ma anche gli animi. Fin dall’epoca del seminario, ovvero dagli anni venti, monsignor Giovan Battista Montini, futuro papa Paolo VI, era un giovane di cultura, giornalista e appassionato d’arte. Con questo background poté incoraggiare a Roma nel dopoguerra la formazione di una associazione di artisti. Erano musicisti, architetti, pittori, scultori che si associano nell’UCAI: Unione Cattolica Artisti Italiani. E proprio dalla capitale partì quel robusto impulso a riaccendere gli animi e a vivificare il rapporto tra chiesa e arte.

La nascita della Galleria La Pigna è nel 1966, naturale sede dell’UCAI, proprio nel pieno dei vivaci e turbolenti anni sessanta a Roma, fitti di idee, sperimentazioni e provocazioni. Nel seicentesco palazzo Maffei Marescotti, tra Pantheon e Largo Argentina, circondati da testimonianze artistiche mozzafiato, gli artisti della UCAI sezione Roma poterono esporre le loro opere e confrontarsi col presente e col passato attraverso incontri, conferenze e convegni. Nomi importanti: Severini, Fazzini, Camilucci, Messina…

Due anni prima, nel maggio 1964, papa Paolo VI aveva celebrato in Cappella Sistina la sua memorabile messa per gli artisti. Aveva cercato di riallacciare quel rapporto che nei secoli era stato così intenso e fruttuoso, ma soprattutto di richiamare gli artisti alla loro missione: rendere accessibile la trascendenza: “quella trascendenza che fa tanta paura all’uomo moderno”.

Una consegna ancora attualissima: proprio in un’ epoca “limitless” e tragicamente immanente, proprio nel tempo del qui-e-ora in cui, grazie alle nuove tecnologie della comunicazione, tutto sembra accessibile a tutti, la Galleria La Pigna vuole ricordare agli artisti la loro missione di mediatori del mistero, nella certezza che tutta l’arte sia sacra, e particolarmente in un tempo desacralizzato.

(Nella foto, Papa Paolo VI riceve da Luciano Chailly la partitura della Missa Papae Pauli)